NEWS

Approvato! Assegno unico familiare: 250 euro al mese

Al via dal 1 luglio per famiglie con figli dai 7 mesi fino ai 21 anni

Mario Draghi, a margine della conferenza stampa di ieri che concludeva il vertice europeo della cabina di regia che dovrà adottare le nuove misure di contenimento della pandemia dal 6 aprile, ha confermato che l’assegno unico familiare, destinato a famiglie con figli a carico dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno di età, partirà dal 1 luglio prossimo. Sarà riconosciuto a entrambi i genitori (metà per ciascuno) per ciascun figlio.

Assegno unico familiare: quando verrà istituito?

Il provvedimento è previsto dal disegno di legge delega di riordino, semplificazione e potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’istituzione dell’assegno unico e universale, alla cui operatività manca soltanto l’approvazione definitiva del Senato.

L’introduzione dell’assegno unico familiare comporta la soppressione di alcune importanti misure a sostegno della famiglia, come l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, il bonus bebè e il premio per la nascita di figli o l’adozione.

Cos’è e come funziona

L’assegno  è il nuovo contributo previsto per i figli a carico e che sarà riconosciuto a entrambi i genitori (metà per ciascuno) per ciascun figlio dal 7° mese di gravidanza fino ai 18 anni di età. L’assegno verrà concesso fino al compimento dei 21 anni, ma con importo ridotto qualora i figli studino o siano impegnati in programmi di formazione, tirocini oppure svolgano il Servizio civile universale.

L’assegno unico familiare si definisce unico perché mira a raggruppare gli altri benefici già in essere (bonus bebè, bonus natalità e adozione, assegni familiari, bonus per nuclei familiari numerosi) e gradualmente a sostituirli tutti in un unico benefit.

A chi spetta?

L’assegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Avrà un valore massimo di 250 euro: in questa cifra globale confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia.

Il beneficio verrà attribuito per la prima volta a tutti i lavoratori, che siano dipendenti, autonomi o incapienti, mentre prima spettava solo ai dipendenti.

Per ottenerlo si dovrà avere la cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno europeo, risiedere e pagare le tasse in Italia.

Potranno richiederlo tutte le mamme a partire dal settimo mese di gravidanza

Dai 18 anni di età, inoltre, si potrebbe avere diritto a una somma ridotta rispetto all’assegno ed essere accreditata direttamente al figlio qualora questo:

– sia iscritto all’università;
– sia un tirocinante;
– sia iscritto a un corso professionale;
– svolga il servizio civile;
– svolga un lavoro a basso reddito.

Assegno unico familiare: quali sono le maggiorazioni?

Il contributo di base prevede una serie di aumenti e maggiorazioni nei seguenti casi:

– per i figli successivi al secondo (o al terzo);

– per le madri con meno di 21 anni;

– per i figli disabili (con un aumento che starà tra il 30% e il 50%).

Modalità di richiesta

Per le modalità si attendono ora i decreti attuativi del family act e le simulazioni che indicheranno anche gli importi, l’iter da seguire e i limiti ISEE che riguarderanno il bonus unico familiare.

Le previsioni dell’Istat

L’assegno unico familiare dovrebbe riguardare circa 12,5 milioni di ragazzidi cui 10 milioni minori. Cresce il numero di famiglie interessate, visto il nuovo inserimento di autonomi e disoccupati tra i beneficiari. Pertanto le famiglie interessate al nuovo assegno unico familiare dovrebbero essere complessivamente circa 11 milioni.

Le parole di Draghi

L’assegno unico familiare partirà dal “… primo luglio, 250 euro al mese con una maggiorazione per i disabili”. Il premier Mario Draghi conferma, quindi, quanto dichiarato qualche giorno prima dalla ministra Elena Bonetti, che aveva definito i termini dell’assegno unico familiare.

“Per le famiglie con figli – aveva chiarito il ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia – la prospettiva è sapere che da luglio partirà l’assegno unico universale, sul quale ritengo io da oggi possiamo investire anche di più di quello che avevamo preventivato”.

Record di denatalità nel 2020

Il provvedimento in commento appare ancora più importante anche alla luce dei dati diffusi dall’Istat, che ha analizzato l’impatto della pandemia sulle nascite e la popolazione. “Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384 mila unità rispetto all’inizio dell’anno”.

In sostanzaè come se nel 2020 fosse sparita una città grande quanto Firenze

Nel 2020, infatti, sono nati soltanto 404.104 bambini, quasi 16 mila in meno rispetto al 2019. I decessi sono invece aumentati del 17,6%, con 746.146 persone cancellate dall’anagrafe, circa 112 mila in più rispetto al 2019

Rimani aggiornato con i link rapidi di previsioni

Articoli Correlati

Back to top button