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Meteo: ci siamo! Arriva una lunga e intensa ondata di GELO E NEVE

Possibile evoluzione meteo, ecco le ultimissime dai modelli.

Premesso che il 2020 è ormai alle spalle e non verrà certo ricordato con piacere, mentre il 2021 ha il duro compito di porre fine a quello che da circa un anno è diventato il peggior incubo dell’era moderna.

La meteorologia sembra voglia regalarci spunti di discussione d’altri tempi. Abbiamo parlato, abbondantemente, del Vortice Polare e delle enormi difficoltà che sta affrontando.

METEO, RISCALDAMENTO STRATOSFERICO. STRATWARMING

Difficoltà dettate, lo saprete, ma del resto ne abbiamo anche più volte parlato, da un potentissimo riscaldamento della medio-alta stratosfera. Ricordiamoci che il riscaldamento stratosferico, soprattutto quando l’evento è considerato “major”, può condurre all’inversione dei venti zonali. Che vuol dire? Che la circolazione atmosferica, solitamente orientata da ovest verso est su tutto l’emisfero settentrionale, cambia direzione passando da est verso ovest.

I moti antizonali, perché di ciò si parla, possono condurre aria gelida continentale – siberiana, giusto per capirci – verso l’Europa. Mediterraneo compreso. Qualcosa in tal senso s’intravede nelle code modellistiche, ma occhio a trascurare quel che sta accadendo in questi giorni perché fa già freddo e ne farà ancor di più nel corso della settimana.

METEO, ANTICICLONE RUSSO-SIBERIANO

Riprendendo quanto scritto, non possiamo trascurare quel potrebbe accadere nella seconda metà di gennaio. Come detto abbiamo un Anticiclone russo-siberiano in forma smagliante – ed è la struttura che sta letteralmente strapazzando il Vortice Polare – e l’eventuale espansione verso ovest – direzione Europa – potrebbe riservare non poche sorprese.

VORTICE POLARE A PEZZI, IL METEO IN DETTAGLIO

Va detto tuttavia che il Vortice Polare tenterà di riprendersi, una volta risolto il primo riscaldamento stratosferico proverà a ricompattarsi ma quest’anno potrebbe non avere la forza sufficiente per rimettersi in sesto. Anzi, potrebbero partire nuovi disturbi – intesi come nuovi riscaldamenti stratosferici – e quel punto si potrebbe andare realmente incontro alla rottura definitiva del Vortice. Ovviamente con risvolti invernali potentissimi per ampie zone dell’emisfero settentrionali, Italia compresa.

Fatto sta che tutto lascia presagire un Inverno d’altri tempi, ma visto quanto accaduto negli ultimi anni non possiamo escludere che ancora una volta il Vortice Polare sia capace di rinascere dalle proprie ceneri.

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