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Sci: negli USA una delle migliori stagioni di sempre nonostante il CORONAVIRUS

Mentre in Italia si stanno ancora facendo i conti dei danni dell’inverno senza sci, gli Stati Uniti registrato la quinta migliore stagione sciistica della storia per quanto riguarda il numero di accessi. Nonostante il Coronavirus.

NSAA, CORONAVIRUS NON HA INFLUITO SULLO SCI AMERICANO

Lo spiega la NSAA (National Ski Areas Association) che ha contato 59 milioni di sciatori nella stagione 2020/2021. (Il dato è calcolato contando ogni singola volta in cui uno sciatore ha visitato una ski area).

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© Fotografia – Telluride (Colorado)

Ebbene, quando la NSAA ha iniziato a compilare le statistiche circa l’affluenza presso le località sciistiche, quello dell’inverno concluso è il quinto risultato migliore che ha permesso di rifarsi almeno parzialmente delle perdite della stagione 2019/2020, chiusa in anticipo a causa dell’esplosione della prima ondata di Covid-19.

IL COMUNICATO CHE CONFERMA LA GRANDE STAGIONE DELLO SCI AMERICANO

“E’ stato un grande anno. Si è passati dalle incertezze iniziali a uno stagione da top 10 in termini di partecipazione – ha spiegato Kelly Pawlak, presidente e Ceo di NSAA  – Siamo orgogliosi del fatto che tutte le ski area hanno adottato e seguito diligentemente le norme anti – Covid dal giorno di apertura fino a quello di chiusura. Abbiamo apprezzato la cooperazione e il supporto dei clienti e il diligente lavoro degli operatori: la combinazione di questi aspetti si è trasformata in una stagione di successo”.

STAZIONI SCIISTICHE, GIORNI DI APERTURA

Le stazioni sciistiche hanno aperto piste e impianti per 112 giorni in media, mentre l’inverno precedente il dato si era fermato a 99, a causa delle chiusure anticipate. Sono cresciute le stazioni di piccole e medie dimensione, fatto che testimonia come molti sciatori abbiano preferito rimanere relativamente vicini a casa.

Le restrizioni circa la portata degli impianti e il numero chiuso degli skipass ha portato molta più gente in pista nei giorni infrasettimanali (+27%) portando a un maggior equilibrio nel’accesso alle piste lungo tutto l’arco della settimana. 

RISTORANTI IN DIFFICOLTA’

Non mancano le note dolenti, sono sicuramente calati i numeri della ristorazione (non c’è ancora un dato preciso) e le scuole sci hanno registrato un calo del 30% dovuto essenzialmente al fatto che erano state vietate le lezioni di gruppo. 

In generale il 78% degli operatori ha spiegato che l’inverno 2020/2021 ha superato le aspettative.

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