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Truffa del caro nipote, aggirati anziani a Novara e dintorni

Gli anziani sono spesso vittime di truffe finalizzate a impossessarsi dei loro soldi e dei loro beni, i criminali sfruttano la loro vulnerabilità, la lontananza dei famigliari e anche la loro preoccupazione che abitano lontano e non vedono da molto soprattutto in questo periodo.

Non conta quante volte chiamate i vostri over settanta per dirgli quanto state bene, la mente del criminale sa agire bene sulla psicologia e la lucidità della persona vulnerabile e in quel momento da sola.

Dovrebbe essere dovere anche morale di tutti chiedere sempre ad una persona anziana come sta o se ha bisogno di qualcosa, qualche volta capita che una buon’anima fortunata si accorga che magari in strada, fuori a posta e banca o anche al supermercato qualcuno si apposti ad aspettare la vittima presa di mira e chissà da quanto tempo.

Fortunatamente, anche le forze dell’ordine riescono a scoprire delle vere e proprie bande organizzate e ad arrestarle. La vicenda che vi raccontiamo ve la racconta nei dettagli l’AGI.

La truffa del “Caro Nipote”

La truffa messa in atto da un gruppo criminale con sede logistica in Polonia e centrale operativa a Novara viene realizzata con il metodo del “Caro Nipote” dove si simulano incidenti inesistenti o familiari in pericolo di vita per infezione da Covid-19. La polizia di Novara sta eseguendo arresti e perquisizioni personali e locali tra Novara e provincia. Le vittime truffate sono circa 50 e non tutti anziani tra le province di Novara, Vercelli, Como e anche Svizzera.

Il gruppo criminale agiva in modo seriale, gli anziani venivano contattati telefonicamente da soggetti che si fingevano operatori sanitari o altre figure di pubblica utilità. Riuscivano giocando sulla carta psicologica a convincerli a donare denaro ma anche oggetti preziosi, addirittura riuscivano ad entrare in casa e procedere da soli alla raccolta della refurtiva.

Controllo totale del telefono e della persona

A lavorare su un solo anziano con la truffa del caro nipote, un vero gruppo organizzato con un telefonista bravo a convincere la vittima dell’incidente o della morte del figlio, un segretario o personale sanitario (logicamente finti) che passavano a casa a ritirare il bottino.

Il controllo era così totale che nel momento in cui l’anziano aveva qualche dubbio ed era pronto telefonicamente ad una verifica, il gruppo di truffatori interveniva subito con il convincimento a credere nella versione del criminale. La prima telefonata giungeva sul numero fisso dell’abitazione e le reazioni della vittima venivano completamente controllate finché il furto non veniva completato, in pratica viene impedito alla vittima di contattare altre parenti ma soprattutto la polizia.

Indagini, arresti e danni causati dalla truffa del caro nipote

L’attività investigativa su questo gruppo criminale è iniziata nel mese di marzo 2020, una donna è riuscita a denunciare i truffatori e a farne arrestare uno in fragranza di reato. Il totale di soldi e beni rubati in questi mesi ammonta a 400.000 euro in parte inviati in Polonia per farne perdere le tracce. Gli arresti stanno avvenendo grazie alla collaborazione di diverse squadre mobili regionali e anche al Reparto di Prevenzione Crimine di Torino.

Foto del giorno

Elicottero sorvola il territorio (foto di Pixabay)

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